Ciao Forecaster! Il campionato di Fantaforecasting è in febbrile attesa della fine di questo mese, quando la chiusura di alcuni quesiti “pesanti” promette di scombinare non poco la classifica. Per non smettere di scombinarla anche nelle settimane successive abbiamo lanciato anche un paio di quesiti sul campionato di Formula 1 che speriamo facciano felici gli appassionati.
Ma non di solo campionato vive il Fantaforecasting! In questo numero della nostra newsletter andiamo infatti a esplorare due argomenti molto diversi per impatto e soprattutto per drammaticità. Andiamo infatti prima a scoprire l’importanza della stabilità macroeconomica del dell’Ucraina e le sue riserve di valuta, un lato del conflitto di cui si parla poco e che potrebbe essere già un indicatore importante per prevederne il futuro; ci spostiamo poi invece su argomenti radicalmente diversi come gli sviluppi nel nuovissimo mercato degli ChatBot che promette di rivoluzionare le vite di gran parte di noi.
Un mese senza aiuti
Cosa è successo? Gennaio 2024 è stato il primo intero mese dall’inizio del conflitto in cui l’Ucraina non ha ricevuto aiuti stranieri. I dati pubblicati dalla Banca Centrale ucraina mostrano come le riserve di valuta siano scese nello stesso mese di ben il 4,9 percento.
Perché è importante? Un tonfo del genere in un solo mese è decisamente anomalo e mostra con chiarezza due cose:
- La prima sono le ingenti spese dello stato ucraino per lo sforzo bellico in corso e per il mantenimento dei servizi di welfare e assistenza. Tutte queste uscite vanno in buona parte per beni importati che per essere pagati necessitano della valuta forte custodita nelle riserve.
- La seconda è il fatto che una riduzione così repentina delle riserve mostra la profondità della dipendenza economica del paese dagli aiuti degli alleati.
L’Ucraina era infatti un paese dalla bilancia commerciale piuttosto equilibrata prima del conflitto, il che significa che in linea di massima la valuta straniera in entrata grazie alle esportazioni era sufficiente per pagare per le importazioni. La guerra ha però inferto danni ingenti ai settori più importanti per le esportazioni come quello agricolo (l’Ucraina pre-conflitto era uno dei più grandi esportatori di materie prime agricole del mondo).
Il flusso di aiuti esterni riprenderà a febbraio a seguito dell’approvazione da parte dell’Unione Europea di un pacchetto di aiuti di circa 50 miliardi di euro fino al 2027. Nonostante la cifra sia all’apparenza consistente, essa rischia di risultare gravemente insufficiente senza lo sblocco degli aiuti americani, al momento ancora fermi a causa delle lotte interne al Congresso americano. Il Fondo Monetario Internazionale parla infatti di un gap finanziario da coprire di circa 40 miliardi solo nel 2024.
Quanto accaduto a gennaio è perciò un piccolo esperimento involontario di quanto potrebbe accadere in caso di cessazione totale o quasi totale del sostegno finanziario all’Ucraina. È infatti un segnale notevole di come la stabilità macroeconomica dell’Ucraina, di cui si parla molto poco sui media generalisti, dipenda dagli aiuti esterni in maniera anche più immediata rispetto allo sforzo militare. Per avere un termometro fedele dello stato di relazioni fra Kiev e i suoi alleati forse i dati della Banca Centrale sulle riserve di valuta sono più utili degli annunci sugli aiuti militari.
Gemini è arrivato
Cosa è successo? Google ha recentemente lanciato Gemini Advanced, il suo nuovo Large Language Model (LLM). Gemini sarebbe una evoluzione del modello già online della compagnia, conosciuto come Bard. La decisione di cambiare il nome sarebbe una mossa di marketing, mirata a rilanciare da zero Google in questo mercato dopo il flop di Bard nel proporsi come alternativa a ChatGPT.
Perché è importante? A detta degli esperti indipendenti che l’hanno provato in anticipo, Gemini costituirebbe finalmente il primo serio rivale di GPT-4 (la versione a pagamento di ChatGPT) nel nuovissimo mercato degli LLM multimodali. I commenti che si possono trovare finora parlano di migliori performance nel campo dell’integrazione avanzata di immagini e ricerche, e un po’ meno brillanti nel coding e nell’elaborazione di testi complessi. Alcuni hanno notato perfino una certa differenza di “personalità” tra i due modelli, con Gemini che risulterebbe addirittura più “gentile” rispetto a ChatGPT, il che suggerirebbe che la competizione in futuro si potrebbe giocare anche su questo campo. L’arrivo di Gemini potrebbe chiudere quindi il relativamente breve dominio assoluto di GPT-4 nel mercato dei chatbot dimostrando che una competizione al dominio di OpenAI e Microsoft è possibile. Certamente questa è una ottima notizia per chi spera che una accanita competizione possa stimolare ulteriori passi in avanti in questa tecnologia e nelle sue applicazioni nella vita delle persone. Il rischio principale, a parte le paure di un “AI takeover” alla Matrix, è che questi cambiamenti diventino così repentini da venire difficilmente assorbiti per tempo dai soggetti e dai settori economici che se ne potrebbero giovare di più.